San Daniele e la "Crete"

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lunedì 21 ottobre 2013

Nuove tendenze avanzano: il soft-air a Paluzza

Spesso non ci rendiamo conto delle possibilità che il nostro territorio offre, della Carnia si sente dire di tutto, spesso proprio dalle persone che in realtà non conoscono affatto il territorio. Chi conosce Paluzza, sa che nella zona della Torre Moscarda la roccia è scavata ovunque da trincee e fortini, molti di essi sanno solo che ci sono ma non sanno quando sono stati fatti e perchè.
Questi fortini sono, nella maggioranza dei casi, facenti parte di quella linea fortificata che tra la fine degli anni'30 e inizi degli anni'40 comparì sulle Alpi e che prese il nome di Vallo Alpino del Littorio, comunemente conosciuto come Vallo "Non Mi Fido", e che in parte sono stati riutilizzati nel secondo dopoguerra dal Patto Atlantico come linea di difesa in caso di invasione sovietica.
Tralasciando gli aspetti storici, possiamo dire che queste opere, dove ricordiamolo non si è combattuta nessuna battaglia vera e propria, arrivano a noi ancora in ottimo stato e sono una delle tante risorse turistiche che il nostro territorio ha e che merita essere valorizzato. Già da qualche mese il sito può essere visitato con escursioni promosse dalla Pro Loco di Paluzza, ma è con l'intuizione dell'ASD "Falchi della Carnia" di portare il soft-air in queste zone che si può dare una marcia in più e una visibilità migliore a questa risorsa. Il Comune ha da subito intravisto le possibilità che avrebbe potuto portare questo sport emergente, e da subito si è prodigato per accertarsi che il territorio potesse ospitare tale disciplina e, facendo qualche lavoro di manutenzione esternamente e internamente alle opere principali, ha autorizzato l'uso dei propri terreni.
E' così che il 20 ottobre, dopo qualche sopralluogo iniziale, si è disputata la prima partita con con i "Falchi" e altre due squadre ospiti: iniziata alle 9 del mattino e terminata circa alle 14, alla presenza attiva anche di chi sta scrivendo, le emozioni non sono state poche, ma ciò che più ha gratificato è stato sentire i commenti entusiastici di chi veniva da fuori, la curiosità di conoscere qualcosa di più di questo luogo e, durante il pranzo fatto divisi in due locali del paese, il fiorire subito di bei progetti per il futuro.
Il "battesimo" del soft-air per queste opere è andato quindi alla grande, ora non ci rimane che continuare la fruttuosa collaborazione con l'obbiettivo dichiarato di portare sempre più gente sul Colle di San Daniele.


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