San Daniele e la "Crete"

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giovedì 11 aprile 2013

Perchè votare Lega Nord alle prossime regionali: i punti fondamentali

Si avvicina ormai l'appuntamento con le prossime elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia nonchè le provinciali per la Provincia di Udine, inutile dire quanto questo appuntamento sia importante per la nuova Lega Nord 2.0 che si pone l'obbiettivo di lavorare bene nelle regioni per poi far pesare le proprie decisioni sulla politica nazionale; in Lombardia il risultato è già stato portato a casa, ora è la volta della nostra regione. Ma perchè un cittadino dovrebbe votare Lega e quindi sostenere Tondo governatore e Fontanini presidente? Andiamo a presentare i tre punti fondamentali su cui si basa tutta la programmazione.

  • Macroregione, 75% delle tasse trattenute in regione, fiscalità di vantaggio
A causa della crisi che ormai ha preso l'intero paese da due anni, la politica nazionale sottomessa a quella dei poteri forti delle banche e della Germania, anzichè procedere con riforme strutturali, come i costi standard in sanità portati avanti da Lega Nord e poi cancellati da Monti, ha preferito falcidiare i contribuenti con nuove tasse e diminuire i trasferimenti; il FVG è passato nel giro di pochi anni dal trattenere il 65% delle proprie tasse al 50% con le logiche conseguenze, per pagare i debiti e i malcostumi di altri che certo non sono propri della nostra gente e mentalità. Con il patto firmato tra Zaia,Maroni,Cota e Tondo, le quattro regioni del nord si propongono di trattenere una percentuale pari al 75% delle tasse (in FVG vorrebbe dire circa 800€ a persona in più all'anno) per poi procedere con politiche serie a favore di famiglie, imprese, lavoro, sanità...
Non è un'utopia la fiscalità di vantaggio, ovvero ridurre la pressione fiscale soprattutto nelle zone di confine per evitare l'emorragia di imprese verso l'est e la Carinzia, cosa attuabile appunto se potremo trattenere più gettito fiscale nel nostro territorio. Si badi bene che il patto per la macroregione non è affatto una rinuncia della specialità e delle possibilità legislative a favore di altri enti, bensì è solo un patto per la fiscalità; chi sostiene il contrario mente sapendo di mentire.

  • Dimezzamento del debito regionale, mantenimento di un'ottima qualità
Quando il centrodestra arrivò 5 anni fa per sostituire Illy, il debito regionale era di 1 miliardo e 600 milioni, uno sproposito per una regione piccola come la nostra, frutto di spese pazze e senza logica; dopo questa legislatura il debito si è dimezzato, ora è di 800 milioni, una strada fatta anche di decisioni che forse non hanno sempre fatto felici tutti ma che erano necessarie. In questo quadro della situazione, aggiungendo crisi e tagli vari, la nostra Regione ha confermato di avere una sanità tra le più eccellenti, ha avviato la procedura per smantellare tanti enti inutili o accorpandoli, non ha fatto mancare il sostegno negli investimenti degli enti locali.

  • Fontanini, uomo del Friuli, strenuo difensore della cultura e tradizione friulana
E' cosa nota che nella nostra Regione convivano una marea di culture e di genti diverse; la chiusura delle province paventata dal centrosinistra è solo uno specchietto per le allodole, infatti a fronte di risparmi minimi, si andrebbe ad eliminare un'istituzione che rappresenta il Friuli e i suoi popoli. Da sempre il presidente Fontanini si batte per la parità di trattamento tra Udine e Trieste, si batte per la cultura e le tradizioni locali.

Ma ora passiamo a presentare i nostri candidati in Regione e Provincia. Perchè votare Stefano Mazzolini in Regione e Lorenzo Longo in Provincia?

  • Stefano Mazzolini, impegno serio per tutta la montagna
Negli ultimi anni presidente di Promotour, ha dovuto fare il conto anche lui con i vari tagli si spesa, si è trovato erede di investimenti sbagliati e fatti senza un principio di economicità (funivie dove potevano bastare seggiovie, piste fatte dove la terra frana o dove si staccano le slavine, ecc...) da parte di precedenti presidenze non troppo competenti in materia; gli skipass sono aumentati e questo è un dato di fatto, ma le colpe sono appunto da ricercare nei fatti esposti nella premessa, non certo nel lavoro di Mazzolini. Non bastasse, l'impegno è stato su tutti i poli indistintamente, è stato regolarizzato l'alpinismo che da anni chiedeva spazio, sono stati aiutati anche gli amanti del volo, si è ritornato a parlare della regia unica per lo sci di fondo e sempre per questo sport si doterà lo Zoncolan di una pista in quota anche per i nostri atleti; da sottolineare che per gli aspetti concernenti questa posizione, Mazzolini si è impegnato ed è stato costantemente presente su tutti i poli dell'Alto Friuli, senza distinzioni o campanilismi, ed ha sempre difeso anche mezzo stampa la montagna dagli attacchi esterni.
Ora si ripresenta per le elezioni regionali con idee ben chiare: impegno su tutti i fronti per le questioni della montagna, deciso no alla follia degli ipotetici investimenti da 70 milioni di euro sul Pramollo che andrebbe a  indebolire ancora i nostri poli a favore dell'Austria, continuare con gli investimenti a favore delle famiglie per gli sport invernali, come detto prima fiscalità di vantaggio con logiche conseguenze per imprese e famiglie. Chi vota Lega Nord e scrive Mazzolini, vota l'impegno, vota per chi ha lavorato seriamente, vota per chi lavorerà seriamente.

  • Lorenzo Longo, un giovane per la nostra vallata in Provincia
Da anni ormai militante in Lega Nord, si interessa delle questioni del nostro territorio e ormai è pronto per poter rappresentare, sostenendo Pietro Fontanini, la nostra vallata e tutto il collegio in Provincia. Chi vota Longo oltre a votare per la nuova linea della Lega, vota anche per una buona rappresentanza delle nostre istanze a Udine, con l'energia che solo un giovane può avere.

Il 21 e 22 aprile, andiamo a scegliere chi ci rappresenterà in Regione e Provincia, scelta importante quanto quella che abbiamo fatto in febbraio per le politiche; è diritto e dovere civico di ognuno informarsi e crearsi una propria opinione per arrivare all'appuntamento preparati, per non votare per la demagogia e per il qualunquismo.