San Daniele e la "Crete"

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lunedì 20 febbraio 2012

Unione dei Comuni montani: l'ultima assurdità votata a Trieste.

Quando anni fa si decise di eliminare le vecchie comunità montane, di certo non si immaginava che a distanza di anni la fine di un percorso era costituita da una specie di nuova comunità, ancora più forte, ancora più accentrata. Tant'è che rimangono delusi (io compreso) quelli che speravano in forme di accentramento di funzioni, misure sacrosante queste anche coi periodi che corrono, a livello di vallata, una forma che è stata anticipata negli ultimi anni dalle "Associazioni Intercomunali", che seppur denotavano delle difficoltà, erano senza dubbio quelle che lavoravano in un territorio omogeneo e potevano garantire un buon livello di servizi ai cittadini; si doveva lavorare in questo senso. Invece non è così. La Regione FVG con una legge emanata a novembre delinea la creazione delle nuove "Unioni dei Comuni montani", in parole povere, come si diceva prima, una comunità montana ancora più forte; nelle legge quadro infatti si riscontrano alcuni punti che davvero lasciano perplessi, dall'accentramento di moltissime funzioni, al voto ponderato alla popolazione e superficie che non può che significare più potere dei comuni della Conca Tolmezzina e meno alla Carnia delle valli. Ci si potrebbe dilungare moltissimo sul dibattito in merito a questa legge, ma per brevità di informazione con un elenco andiamo a vedere quali saranno le conseguenze se questo testo verrà applicato così com'è:
  • accentramento di molte funzioni nella sede della nuova Unione (inutile dire che sarà Tolmezzo) tra cui anche i servizi finanziari, ciò vuol dire che le tasse che arrivano al Comune verranno gestite dal nuovo ente;
  • nel nuovo ente funzionerà per le decisioni un voto ponderato alla popolazione e territorio, il che vuol dire che comuni come Treppo Carnico, Rigolato e moltissimi altri non avranno pressochè alcun potere decisionale;
  • inutile dire che se le funzioni vengono accentrate e gestite dall'Unione, non avranno alcun potere gli amministratori locali eletti dai cittadini, in favore di tecnici spesso lì tramite nomine politiche; i Sindaci dei comuni più piccoli avranno un potere in pratica solo rappresentativo paragonabile quasi a quello di un presidente di Pro Loco (ovviamente con massimo rispetto di tale figura);
  • i servizi gestiti dal centro dell'Unione inevitabilmente saranno di basso livello, in quanto il territorio è vastissimo e con diverse esigenze;
  • il forte accentramento verso la Conca Tolmezzina, avrà di riflesso un ulteriore impoverimento delle valli, un incentivo al già disastroso spopolamento.
Per un ulteriore approfondimento della questione rimando al testo normativo al link http://lexview-int.regione.fvg.it/FontiNormative/xml/xmlLex.aspx?anno=2011&legge=14&lista=1&fx=# sul sito della Regione.
Inutile dire che il mio impegno sarà volto a evitare che questa legge venga applicata o almeno a limitare i danni, con i mezzi che la mia carica di consigliere comunale mi consente di usare.